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Progetto di eccellenza

Dipartimenti di eccellenza

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La Legge di Stabilità 2017 (n. 232/2016) istituisce un "Fondo per il finanziamento dei dipartimenti universitari di eccellenza", volta ad incentivare, con un finanziamento quinquennale, l'attività dei Dipartimenti universitari che si caratterizzano per l'eccellenza nella qualità della ricerca e nella progettualità scientifica, organizzativa e didattica con riferimento alle finalità di ricerca di Industria 4.0. 

I progetti presentati dai 350 migliori Dipartimenti delle Università Statali (23 Dipartimenti dell'Università di Milano presenti nella graduatoria preliminare alla presentazione dei progetti per il finanziamento dell’eccellenza), sono stati valutati da una Commissione di sette membri che ha stilato la graduatoria finale dei 180 Dipartimenti di eccellenza assegnatari del finanziamento per il periodo 2023-2027.

Progetto di eccellenza 2023-2027

Il Dipartimento di Scienze Giuridiche “Cesare Beccaria” è risultato vincitore del finanziamento quinquennale (2023-2027) erogato dal Ministero dell’Università e della Ricerca a favore dei Dipartimenti di eccellenza degli atenei italiani. 

Il progetto finanziato delinea un significativo percorso di potenziamento della ricerca e della didattica, in particolare attraverso le cliniche legali, coinvolgendo tutti i settori scientifico disciplinari rappresentati nel Dipartimento e indirizzandoli verso una dimensione internazionale. 

La prospettiva unificante è quella della giustizia sostenibile ed efficiente, a sua volta riconducibile ad obiettivi centrali dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, segnatamente la promozione di società pacifiche e inclusive, la costruzione di istituzioni efficienti, responsabili e trasparenti a tutti i livelli, la parità di accesso alla giustizia. Anche i giuristi, pertanto, sono parte di un ambizioso programma che mira a uno sviluppo sostenibile della società, dell’umanità e del pianeta, riducendo povertà, disuguaglianze, lesione dei diritti, marginalità sociale e criminalità. Obiettivi tanto più urgenti e meritevoli di attenzione in un contesto globale contemporaneo caratterizzato da pandemie, guerre, crescenti diseguaglianze nell’effettivo godimento dei diritti fondamentali.

Il progetto racchiude molteplici temi coerenti con le linee di ricerca già in atto e con quelle in fase di avvio presso il Dipartimento: l’equità e l’efficienza processuale, anche con riguardo alla riduzione della durata dei processi, obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.); i problemi relativi al diritto penale, che spaziano dalla stessa legittimazione del ius puniendi fino alla sua materializzazione nelle carceri e nelle alternative alla pena detentiva, passando per una serie di snodi sistematici complessi; il problema della diversità religiosa all’interno di una società sempre più multiculturale; lo studio, di taglio interdisciplinare, dei profili economici, sociologici, criminologici, medico-legali e informatico-giuridici del “sistema giustizia” complessivamente considerato. 

Sul piano del metodo, il progetto fa leva, tra l’altro, sulla didattica innovativa – con ricadute positive su ricerca e terza missione – attraverso lo sviluppo di legal clinics, diffuse con successo da decenni nelle principali law schools statunitensi. L’attività didattica dei corsi di laurea e di dottorato del DSGB intende dunque promuovere il “learning by doing”, sviluppandosi nella direzione dello studio di casi giudiziari, selezionati dai docenti, secondo criteri di rilevanza scientifica e didattica, con l’aiuto di avvocati che opereranno pro bono a beneficio di persone in condizioni di marginalità, che faticano ad avere accesso alla difesa e alla giustizia.